La ricerca:
La serotonina è semplicemente una sostanza non prodotta dall’uomo o dalla donna ma che dipende dall’assimilazione delle sostanze nel proprio organismo.
Si può parlare di dieta della felicità o di digiuno felice a questo punto?
Oppure bisogna rivolgersi ai professionisti della testa che ora diventano anche professionisti di cosa mangiare e domani di come vestire?
La psicologia è, a fronte di una attenta analisi del DSM-5 e dei manuali di psicologia e geriatria l’unica scienza che tratta esseri sani in prevenzione di quello che può accadere nella loro vita, nemmeno le terapie oncologiche arrivano a questo tipo di prevenzione giornaliera e lunga a tal punto da farli passare per eterni malati di mente, eppure c’è chi ha piena fiducia in persone pronte a dire al prossimo come vivere, nonostante la totale ricerca di assenza di giudizio voluta dalle religioni o dalla civiltà, a oggi continuano a esistere casi e casi e tutto sembra legittimato dal semplice aneddoto che fanno alla psiche, cioè all’anima, e quindi non sembra più parlare di casi che hanno a che vedere con la civiltà ma quasi sedute di psicomanzia egizia, dove ci si rimette allo psicologo per i propri peccati o per la propria condotta già in vita, mentre invece la chiesa chiude con le confessioni perché tre preghiere sono ormai cose scontate e troppo facili da non risolvere il problema.
La mia domanda è quindi relativa alle funzioni religiose, ai matrimoni e quanto altro: può la geriatria continuare a dettare leggi sulle persone in amore con la complicità di milioni di persone oppure quel qualcuno a cui non sta bene deve essere trattato come malato di mente?
Che fine ha fatto il libero arbitrio e la felicità?
Gli studi:
Questo studio ci dimostra infatti l’inesattezza del mito della serotonina, alludendo al fatto che solo nel 60% dei pazienti, e si stima molto meno, l’efficacia degli antidepressivi abbia avuto riscontro positivo sulla depressione, e che negli stessi casi abbia avuto la necessità di mesi di terapia anziché un effetto immediato, dovuto all’incremento della serotonina nella circolazione del sangue, spesso accompagnata anzitutto da numerosi disturbi.
Inoltre, lo stesso studio solleva il dubbio circa i bassi livelli di serotonina come causa della depressione, in quanto così facendo sarebbe qualcosa di trasmissibile da paziente a paziente, mentre invece è stato più volte dimostrato che parlare dei propri disturbi li allievi.
Così, è stato dimostrato che sottoporre animali, come in questi studi, ad antidepressivi favorisca non solo l’insorgere di nuove cellule neurostrasmettitori, ma anche l’ipofagia o iperfagia.
Infine, mentre numerosi studi dimostrano la correlazione tra l’ippocampo e la depressione, molti altri no.
Va anche riconosciuto che questi studi siano di recente pubblicazione, perciò, non sarà che forse la depressione è qualcosa di mistificato e creato ad hoc da una subdola narrazione morbosa sulle persone e sugli animali e che siamo del tutto fuori dalla portata della scienza?
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