Genki, un innovativo progetto espositivo, a cura di Angelo Maggi e di Fu Sen, è parte del progetto espositivo “The 1st Annual METAVERSE Art @VENICE“, ideato da Victoria Lu, artista eccentrica, docente e forse la più nota critica d’arte del mondo artistico cinese.
La mostra mette in dialogo la filosofia orientale con il Metaverso e NFT art, ed è visitabile fino al 23/11/2022 allo Spazio Thetis di Venezia.
La mostra è stata organizzata in modo spontaneo da un gruppo di artisti con i loro sostenitori, i curatori sono stati selezionati dagli artisti stessi, così come i contenuti sono stati curati in modo indipendente, tutto secondo i principi del DAO (abbreviazione di Distributed Autonomous Organization) quindi con un elevato grado di decentramento, utilizzando tecniche di crowdfunding per la raccolta di fondi, co-organizzazione, interconnessione di piattaforme, applicati al concetto curatoriale.
Durante i sette mesi di esposizione, il numero di artisti presenti sia online che offline, arriverà a superare i 200, e diversi eventi si susseguiranno coinvolgendo numerosi artisti che popoleranno i metaversi, mondi virtuali paralleli, interagendo in tempo reale con Venezia da ogni parte del mondo.
Tra i numerosi artisti partecipanti citiamo: Fei Jun, docente universitario e artista che ha rappresentato la Cina all’edizione 2019 della Biennale Arte di Venezia; Popil, curatrice e designer di animazioni indipendente, progetto Animated Reality Metaverse Exhibition; A-Duo, cantante e artista musicale; Zhao Xiaoli, pittrice, artista digitale e influencer; Song Ting, artista NFT e studiosa delle antiche tradizioni pittoriche cinesi. Numerosi studenti del Beijing Institute Fashion Technology, progetto Weak Entity Virtual Fashion Series.
In particolare, quest’ultimo progetto, attraverso la combinazione di arte e tecnologia (Extended Reality), esplora il mondo della moda attraverso esperienze immersive di integrazione online e offline, dove i confini tra mondo digitale e fisico si fanno sempre più sfumanti, mentre l’integrazione tra tecnologia e arte sempre più profonda. Una delle opere più significative è Plant Planet, mirata a esplorare la relazione reciproca tra il corpo e le piante, presentando la respirazione, la riproduzione e la cognizione delle piante dal punto di vista microscopico, ed enfatizzando un modello di moda del futuro, indossabile, che si rifà alle forme e all’estetica delle piante.
Altrettanto interessante è Future Body, dove le considerazioni sul corpo nella realtà fisica e digitale si spingono ad indagare attivamente il legame virtuale tra il corpo e lo spazio, a partire dai dati prodotti dallo “spazio corporeo negativo”, l’area esterna tra due parti del corpo, misurandole e ricavando dati per elaborare uno spazio virtuale che offre l’esperienza visiva di qualcosa che non poteva esser visto prima.
gEnki ha l’intento di coinvolgere il pubblico e stimolare l’apprezzamento delle nuove tendenze dell’arte digitale e mira in particolare al coinvolgimento della Generazione Z, ovvero i “Nativi Digitali”.
Gli utenti attraverso la vita virtuale nella Rete possono superare i limiti dello spazio fisico, oltrepassando la barriera tra la cognizione cerebrale, immaginazione mentale e mondo reale. È il cosiddetto “METAVERSO” che è divenuto un hot topic non solo tra i creativi ma anche tra gli investitori a livello mondiale.
Genki è un concetto filosofico antico in Cina e Giappone, che si riferisce all’origine del mondo, e rappresenta l’energia vitale che genera ogni cosa, dando giustificazione dei fenomeni di formazione, sviluppo, mutamento e fine. Essere Genki significa dare il meglio di se stessi e creare un legame positivo con le persone. Lo studio del Genki si riferisce alla percezione umana della natura e del mondo, può, quindi, contribuire a far comprendere il legame tra il mondo fisico e il mondo virtuale? Possono varie modalità di interazione immersiva tra persone, cose e ambiente nel Metaverso, creare valore e suggerire un’interpretazione del senso dell’esistenza?
Il Metaverso, composto da mondi virtuali paralleli collegati tra loro, si sviluppa nel digitale, la sua materia infatti è costituita da dati e informazioni, ed è frutto di diversi elementi tecnologici tra cui video, realtà virtuale e realtà aumentata, ma è anche in stretta correlazione con l’universo fisico, in quanto ne condivide la stessa struttura spazio-temporale.
Si accede al Metaverso tramite alcuni dispositivi come computer o smartphone, e per rendere l’esperienza più immersiva, anche con visori di realtà aumentata. Gli utenti nel Metaverso creando avatar realistici possono vivere esperienze virtuali, svolgere attività, fare acquisti ed investimenti, partecipare a conferenze o concerti, interagendo socialmente con nuove modalità.
Il metaverso sarà il riferimento per realizzare esperimenti di cooperazione incrociata, potenziamento tecnologico, apertura e tolleranza, uguaglianza e libertà, prendendosi cura del futuro, proteggendo l’ambiente, aspirando a un coinvolgimento globale e stimolando interazioni intellettuali e l’immaginazione.
Discriminazioni egoistiche e razziste imperversano nel mondo odierno, mentre gEnki vuole indicare un cambiamento, proporre un nuovo modello di aiuto reciproco e di condivisione in cui un’arte senza confini di nazionalità, genere o età, attraverso la sua bellezza, possa dare speranza.
INFORMAZIONI
MOSTRA
1° Annual METAVERSE Art @ VENICE
gEnki
a cura di Angelo Maggi e Fu Sen
fino al 23.11.2022
IDEAZIONE e ORGANIZZAZIONE
Victoria Lu
PATROCINI E PROMOTORI Università IUAV, Venezia
Scuola di Dottorato di Storia delle Arti, Università Ca’ Foscari, Venezia
Qingdao Wanmei Shengshi Technology Information Co., Ltd
Huahan International Culture Development Company
SITO WEB
SOCIAL
Instagram @annualmetaverseart
DOVE
Spazio Thetis – Officina Lamierini e Tesa 106
Arsenale Nord, Venezia
Vaporetto linea 4.1- 4.2 – 5.1- 5.2 Fermata: Bacini
ORARI DI VISITA
Dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 18
Ufficio stampa nazionale e PR
Cristina Gatti – FG Comunicazione – Venezia
Email desk@fg-comunicazione.it
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